Lago della Burida protagonista di una tre giorni di sport e prevenzione. La quarta edizione del “Burida Dragonboat & Canoe Festival” ha ospitato donne e atleti, provenienti da tutta Italia, che si sono cimentati nella pratica di dragon boat, kayak e canoa uniti nel motto: “Sport e salute pagaiano insieme alla ricerca”.

La manifestazione, andata in scena dal 21 al 23 ottobre, è stata organizzata da Gruppo Kayak Canoa Cordenons, Centro sportivo Libertas e Coni in collaborazione con il gruppo Donne in rosa – Andos Pordenone.

“La pratica sportiva in dragon boat e canoa per le donne operate al seno per un carcinoma mammario – afferma il maestro Mauro Baron, anima del Gruppo Kayak Canoa Cordenons – costituisce un’efficace attività riabilitativa finalizzata ad alleviare gli invalidanti fastidi di tipo motorio, derivanti dal linfedema, e favorisce un recupero dell’equilibrio psicofisico ottimale. La kermesse alla Burida ha inteso sensibilizzare l’importanza della ricerca, della prevenzione e porre l’attenzione al benessere psicofisico delle donne in rosa”.

L’invaso, al confine tra Pordenone e Porcia, è il luogo dove quotidianamente le donne in rosa si allenano e si incontrano per stare insieme ma è anche una palestra all’aria aperta per giovani e giovanissimi oltre che laboratorio formativo per ragazzi con disabilità.

Dopo l’accoglienza e le prove libere delle imbarcazioni, il giorno seguente è stata la volta delle gare sulla distanza dei 2 chilometri con oltre 200 concorrenti al via.

Presenti sulla linea di partenza Canoa San Giorgio, Circolo Marna Mercantile Nazario Sauro di Trieste, Canottieri Tre Porti di Jesolo, Gruppo Kayak Canoa di Cordenons, Kayakkata di Oderzo, Gruppo Milanese Navigli, Brentane Bassano del Grappa, Andos San Donà di Piave, Ikea Treviso Lilt, Andos Gorizia e Cro di Aviano. A premiare i migliori classificati il sindaco di Porcia, Marco Sartini, il presidente del Comitato provinciale Libertas, Ivo Neri, la presidente di Andos Pordenone, Marisa Zanella, e l’assessore di Cordenons Silvia De Piero.

L’ultima giornata è stata invece dedicata alle gare dei 200 metri per tutte le specialità. Novità i 100 metri al buio: una gara che gli alfieri dovevano affrontare bendati, aiutati da un compagno di squadra su un secondo kayak (nel ruolo di guida). “Questa tipologia di gara – sostiene Baron – è stata fortemente voluta per meglio includere e rendere consapevoli gli atleti normodotati della sfida che i compagni di squadra (non vedenti) devono affrontare”.

A seguire le premiazioni con il consigliere regionale Ivo Moras, il presidente della Libertas, Ivo Neri, il vicepresidente del Consiglio comunale di Cordenons, Giacomo Bigaran, e la presidente di Andos, Marisa Zanella.

A seguire la tradizionale “cerimonia dei fiori”, celebrazione che prevede un lancio di fiori in acqua per ricordare la forza di tutte le donne che hanno vissuto l’esperienza del cancro, accompagnata dalle note eseguito dalla banda in rosa.

Molto apprezzata è stata anche la Danza del Drago ad opera della Weisong School del maestro Liu Yuwei, che ha poi ottenuto un ottimo riscontro cronometrico sulla distanza del 200 metri in dragon boat.

Published On: Ottobre 26th, 2022Categories: Canoa

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